La “legge sul ripristino della natura” è una tappa fondamentale per la transizione ecologica europea per stabilire degli obiettivi e per ripristinare gli ecosistemi e proteggere la biodiversità della superficie terrestre e marina entro la fine del decennio.
Quello del Parlamento europeo di mercoledi 12 luglio, è un voto chiave per raggiungere gli obiettivi che l’Unione Europea si è preposta: ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.
Viviamo un momento fondamentale per il nostro futuro e per quello del nostro pianeta. Non possiamo permetterci di perdere tempo.
Per questo, auspico che il Parlamento Europeo voti a favore del progetto Green Deal.
Condivido pienamente gli appelli del vicepresidente Frans Timmermans e mi auguro che il Partito Popolare Europeo non ceda ai ricatti dei sovranisti, abbandonando il tavolo delle trattative.
Il provvedimento può essere migliorato, negoziando misure efficaci e condivise.
Se il Partito Popolare Europeo abbandona il tavolo, impedendo il voto, si rende responsabile di perdere almeno un anno di tempo prezioso, chiudendo di fatto la legislatura senza concludere nulla.
Oggi non è più il tempo di scaramucce politiche e di polemiche interne ai partiti per mettere in difficoltà la Commissione e la Presidente Ursula Von der Leyen.
Oggi la priorità è la tutela dell’ambiente. Cioè il futuro di tutti noi.