Care amiche e cari amici,
come ben sapete i prossimi mesi saranno decisivi per l’Europa e per il nostro territorio; ci avviciniamo ad una tornata elettorale fondamentale per il futuro del Piemonte e dell’Unione Europea.
La costruzione dell’Unione Europea del futuro però non passa solo dalle elezioni, ma anche e soprattutto da una cittadinanza sempre più informata e partecipata. Per questo abbiamo deciso di creare “Destinazione Europa”, un percorso di formazione che favorisca una maggiore conoscenza delle istituzioni europee e dei più importanti temi politici in discussione.
Nel corso di questa legislatura il Parlamento Europeo ha fatto moltissimo, e molto resta ancora da fare da qui alle prossime elezioni; le sfide europee sono sicuramente ambiziose, e siamo felici di poter dare il nostro contributo come Europarlamentari per raggiungere gli importanti obiettivi che ci siamo dati.
Tra questi, vale la pena ricordare soprattutto:
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la Riforma dei trattati
Oggi più che mai l’Unione Europea ha bisogno di rivedere le sue regole; la Conferenza sul futuro dell’Europa è stata un’esperienza senza precedenti, un grande esercizio democratico paneuropeo che ha avuto enorme rilevanza. Oltre 5 milioni di cittadini hanno effettuato l’accesso alla piattaforma digitale e 700.000 persone che hanno partecipato all’evento.
Al termine di questo percorso, nel maggio 2022, sono state presentate 49 proposte alle istituzioni europee; il Parlamento Europeo ha espresso sostegno alle conclusioni della Conferenza e sottolineato che le proposte richiedono modifiche ai trattati che regolano il funzionamento dell’Unione.
Chiediamo quindi
- di superare l’unanimità, con il voto a maggioranza qualificata
- Dare all’Unione Europea competenza esclusiva su politica estera e di difesa, decisioni strategiche in politica economica, energetica, industriale e agricola, accordi internazionali per il cambiamento climatico, stato di diritto e diritti sociali fondamentali dei cittadini.
Così l’Europa sarà più efficiente e in grado di proteggere, difendere e aiutare i propri cittadini in tutte le questioni essenziali.
Come membri sostituti di AFCO (la Commissione Parlamentare per gli Affari Costituzionali) nei prossimi mesi saremo impegnati personalmente in questa sfida, cercando di rafforzare il ruolo del Parlamento Europeo e di coinvolgere maggiormente i cittadini all’interno dei processi decisionali, al fine di rafforzare la democrazia europea.
Vi consigliamo quindi di seguire i lavori della Commissione attraverso Commissione per gli affari costituzionali.
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i Diritti
Di fronte a disuguaglianze crescenti l’Europa deve essere più giusta e inclusiva, garantendo a tutti le opportunità di cui hanno bisogno.
In questi anni, in particolare durante e dopo la pandemia da COVID 19, l’Unione Europea è stata in prima linea nel garantire che nessuno venisse lasciato indietro, nel garantire che i diritti sociali ed economici di tutti venissero rispettati.
Dobbiamo continuare a lavorare per un’Europa più inclusiva, che lotti contro le disuguaglianze, ogni forma di discriminazione ed emarginazione sociale; nella quale i lavoratori siano protetti, vigilando sul rispetto dei loro diritti e garantendo un salario minimo che permetta di vivere serenamente. Un’Europa in cui quale la disoccupazione giovanile sia
drasticamente ridotta. L’Europa continua ad essere la regione più equa, con i più alti livelli di protezione sociale e con le migliori condizioni lavorative del mondo. E’ un modello, ma non si può negare che in alcune parti dell’Europa i diritti siano sotto attacco quasi quotidianamente. Proprio per questo dobbiamo continuare a lavorare per un’Unione Europea che sia sempre più giusta al suo interno e che possa continuare ad essere la guida per il mondo nel rispetto dei diritti sociali, civili, economici e politici.
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea raccoglie in un unico testo tutti i diritti personali, civili, politici, economici e sociali di cui godono i cittadini nell’UE.
La Carta riguarda:
- tutti i diritti reperibili nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE
- i diritti e le libertà sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo
- altri diritti e principi derivanti dalle tradizioni costituzionali comuni dei paesi dell’UE e da altri strumenti internazionali.
L’Unione Europea inoltre si impegna inoltre per tutelare i Diritti dell’Uomo non solo all’interno del Continente, ma in tutto il mondo. Per questo, vale la pena sottolineare anche l’impegno della Sottocommissione per i Diritti dell’Uomo.
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la Transizione ecologica
La crisi climatica è una minaccia enorme per l’Unione europea, per il mondo e per la nostra stessa sopravvivenza sul pianeta. Il Green Deal Europeo, approvato ad inizio legislatura, affronta queste sfide, rispettando gli impegni presi a Parigi, e poi riaffermati con il voto europeo, per decarbonizzare l’Europa entro il 2050.
La Commissione ha finora proposto oltre 60 atti (direttive, regolamenti, risoluzioni, guidelines, ecc.) per raggiungere questi obiettivi. Prima fra tutte la legge sul clima, poi le modifiche di tutti i testi relativi all’ambiente, dall’economia circolare, agli imballaggi, al recupero, riparazione, riuso degli oggetti, alle materie prime rare e strategiche che servono per l’elettronica, alle emissioni in aria e acqua, agli euro 7, alle emissioni industriali… tanto per fare degli esempi.
L’obiettivo dell’Unione è rilanciare l’economia grazie alla tecnologia verde, creare industrie e trasporti sostenibili e ridurre l’inquinamento. Vogliamo trasformare le sfide climatiche e ambientali in opportunità, per rendere la transizione giusta e inclusiva per tutti.
Il green deal europeo è la sfida per eccellenza per il futuro dell’Europa; come membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI).
In virtù della sua attenzione pluridecennale verso le tematiche economiche e ambientali, sia come accademica che politica, Mercedes Bresso è felice di poter contribuire in prima persona a un’impresa che cambierà il nostro futuro.
Per conoscere nel dettaglio i singoli provvedimenti, vi rimandiamo al sito internet del Green Deal Europeo
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L’ Intelligenza Artificiale
La trasformazione digitale è una delle priorità principali dell’Unione Europea. Promuovere la digitalizzazione porta molti vantaggi alla società. L’UE vuole rafforzare la sua sovranità digitale e stabilire standard, piuttosto che seguire standard stabiliti da altri, per rendere l’Europa pronta per l’era digitale.
All’interno della strategia digitale dell’Unione, un ruolo importante è quello legato alla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. Nonostante gli allarmi, lanciati dalle stesse big tech che l’hanno creata, l’Europa è rimasta concentrata sull’obiettivo ed è andata avanti lavorando su proposte concrete per frenare i rischi legate all’Intelligenza Artificiale, salvaguardandone l’ampio potenziale positivo e mettendo regole proprio per i grandi sviluppatori.
Per questo, il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione sulla legge sull’Intelligenza Artificiale, l’AI Act : come relatore del provvedimento, Brando Benifei si è impegnato particolarmente per raggiungere questo obiettivo, permettendo di giungere alla prima regolamentazione al mondo per garantire che i sistemi, come ChatGPT e non solo, siano conformi alle leggi e ai valori fondamentali dell’Unione Europea. Le norme stabiliscono obblighi per fornitori e operatori dei sistemi di IA a seconda del livello di rischio che possono generare.
La priorità del Parlamento è quella di assicurare che i sistemi di intelligenza artificiale in uso nell’UE siano sicuri, trasparenti, tracciabili e non discriminatori.
Il Parlamento intende creare una definizione neutra e uniforme dal punto di vista tecnologico per l’intelligenza artificiale, che si renda applicabile a tutti i futuri sistemi di AI.
L’obiettivo primario è la tutela della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali dei lavoratori e dei cittadini: per questo serve accelerare e chiudere il prima possibile il negoziato con i Governi.
Per un’innovazione positiva e dalla parte delle persone!
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